A ritmo di piazza
Gli eventi a
Strasbourg sono tanti e decisamente interessanti ma qualche volta
possono provocare dei problemi ai cittadini. Problemi che pure si
potrebbero risolvere facilmente.
Par Giulia Silvestrini
Strasbourg è
certamente una città ricchissima di eventi e in ogni stagione
dell’anno vengono proposte numerose iniziative capaci di soddisfare
una larga fascia di utenti. Molti di questi eventi si svolgono negli
spazi pubblici coinvolgendo attivamente una parte della città.
Questo genere di
iniziative è estremamente apprezzato dal pubblico ed ha il vantaggio
di interessare anche gli spettatori occasionali. Il coinvolgimento è
alto e l’apprezzamento è vasto.
In questo panorama
positivo, però, si inserisce talvolta anche qualche intoppo
organizzativo che disturba o addirittura negativizza parzialmente
l’esperienza dell’evento. Se, infatti, la pubblica
amministrazione cittadina sembra perfettamente attrezzata ed
organizzata per quanto riguarda il montaggio di stand e
l’allestimento di spazi, cosa che non stupisce in una città che
ogni anno ospita nelle sue strade un evento espositivo così
complesso come il mercatino di Natale, per quanto riguarda i ritmi e
la gestione di défilé e parate suscita talora qualche perplessità.
Non
sempre, infatti, i grandi eventi di piazza riescono a rispettare i
tempi e le modalità previste e talora questo difetto risulta
penalizzante per i residenti del territorio coinvolto, per gli
spettatori e per gli artisti. Probabilmente questo colpisce in
particolare un italiano che, pur venendo da una nazione non
particolarmente famosa per l’organizzazione, ha però l’abitudine
agli eventi di piazza, grandi o piccoli che siano. Il primo che sorge
alla mente è il Carnevale. Per qualcuno abituato alla complessità
della sfilata di Viareggio certamente risulta strano vedere una
sfilata di carri che attrae un vasto pubblico ma che, senza nulla
togliere al merito artistico, non è gestita perfettamente nei tempi,
nella disposizione dei gruppi e negli spazi lasciati tra un gruppo e
l’altro, perdendo così il ritmo e, soprattutto, lo spirito della
festa. E quello che colpisce ancora di più è che, giunta in place
Klèber, la parata si disperda senza nessun coinvolgimento dei
cittadini. Da mediterranei forse ci aspetteremmo una festa finale con
il pubblico che danza e si diverte in mezzo ai carri!
Un esempio analogo,
anche se questa volta la festa finale era prevista, lo si può
portare con le recenti Parades Urbaines. La manifestazione è
iniziata con grande ritardo, i gruppi sono stati fatti partire in
orari diversi da quelli previsti e il percorso è stato cambiato in
corso d’opera in relazione, appunto, ai ritardi, generando
confusione negli spettatori e soprattutto negli artisti. Inoltre i
gruppi che si trovavano in coda alla manifestazione sono partiti con
un ritardo tale che sono arrivati in Place Klèber quando la “festa”
stava ormai finendo il che non ha certamente giovato né alla loro
esibizione né al loro morale!
Uno dei casi più
clamorosi di carenza in questi ambiti è uno degli eventi più
recenti, ovvero la corsa “La
Strasbourgeoise”, iniziativa di per sé interessante, lodevole,
che coinvolge molte persone e che certamente raggiunge il suo scopo
di sensibilizzazione del pubblico. Però, pur non volendo difendere
in alcun modo i diritti delle automobili in centro storico (chi
scrive non ha neanche l’auto), bisogna dire che in quell’occasione
l’organizzazione non ha tenuto troppo conto delle esigenze dei
cittadini residenti in centro e di quelli che comunque avrebbero
potuto avere delle esigenze di accesso.
Quando si vuole
organizzare un evento che richiede il blocco quasi totale
dell’accesso alle aree centrali, inclusi i quai, per un lungo
periodo (dalle 20 alle 23 si può considerare davvero un lungo
periodo) è indispensabile che i residenti ne siano informati.
Specialmente se si fa la scelta, certamente lodevole per la maggior
efficacia dell’evento, di svolgerlo non in un giorno di scarso
afflusso al centro ma in una serata tra le più affollate. Invece
niente!
Nessuna lettera è
stata inviata nei giorni precedenti né sono stati affissi annunci.
Il che è particolarmente strano in una città che d’abitudine
informa correttamente i cittadini, al punto di aver segnalato anche
la presenza di eventuali muggiti in place Klèber in occasione di
“Ferme en Ville”!
I cartelli affissi in
alcune strade indicavano il divieto di sosta ma non un divieto totale
di accesso. I parcheggi a pagamento in centro storico non riportavano
alcun annuncio e neppure l’associazione Auto’trement è stata
avvertita, con ovvie conseguenze. Le auto, infatti, sono state
noleggiate regolarmente e quindi, non potendo essere restituite negli
orari e nei luoghi previsti, si è creato un disagio per gli utenti e
per l’associazione che si è trovata a dover riorganizzare, sul
momento e senza preavviso, la restituzione dei veicoli. A questo
bisogna aggiungere che il personale della Polizia Municipale addetto
alla chiusura degli accessi non era stato messo in grado di fornire
alcuna indicazione ai cittadini, nemmeno sull’orario (almeno
approssimativo) di riapertura, cosa che certamente li ha messi in una
posizione difficile portandoli in alcuni casi a fornire risposte a
volte anche scortesi agli automobilisti spaesati.
Insomma, anche se non
si tratta di problemi gravi, sono però carenze che, pur non
inficiando la qualità intrinseca degli eventi, possono ridurne il
godimento generale, arrecando anche disagi, e sulle quali
l’amministrazione comunale dovrebbe riflettere per poter far sì
che gli eventi, oltre che ancora più interessanti, possano essere
ancor più agevolmente godibili per tutti.
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Au fil
des défilés
A
Strasbourg, les événements
publics sont nombreux et très intéressants mais ils peuvent,
parfois, poser quelques problèmes à ses habitants. Des problèmes
qui, pourtant, pourraient se résoudre très facilement. Traduit par Jeanne-Esther Eichenlaub
Strasbourg,
est, de toute évidence, une ville riche en événements en événements en tous genres. A chaque saison correspondent un grand nombre
d’initiatives, permettant de satisfaire un large public. Beaucoup
de ces événements se déroulent dans les espaces publics entraînant
ainsi activement une partie de la ville.
Ce
genre d’initiative est très apprécié du public et présente
l’avantage de faire participer
aussi les spectateurs occasionnels. Les habitants se sentent
impliqués et apprécient fortement.
Toutefois,
quelques difficultés d’organisation, viennent assombrir ce tableau
idyllique. Des difficultés d’organisation, qui gênent voire
gâchent un peu l’événement. En effet, si les autorités
semblent parfaitement au point pour ce qui est de la préparation des
événements, le montage des scènes et l’aménagement de l’espace,
ce qui n'est pas surprenant
de la part d’une ville qui, chaque année, accueille un événement
aussi complexe que le « Marché de Noël », il n'en est
pas de même en ce qui concerne la gestion et le rythme des défilés,
qui laissent parfois perplexe.
Les
grands événements publics ne respectent pas toujours les
contraintes de temps et les modalités prévues ce qui pénalisent à
la fois les résidents, les spectateurs et les artistes. Ce manque
d’organisation dans les défilés marquera sans doute plus un
Italien, qui, bien que ne venant pas d’une nation particulièrement
réputée pour son organisation, a pourtant l’habitude des
événements publics de moyenne comme de grande ampleur. Le premier
événement de ce type qui me vient à l’esprit est le carnaval de
Strasbourg. Pour un habitué des défilés carnavalesques de
Viareggio, il est étonnant de voir qu'un défilé de chars attirant
autant de monde n'est pas parfaitement géré dans
le temps. L’ordre dans lequel les groupes paradent
et la distance entre ces groupes sont
mal définis, le défilé perd de son rythme et, même si cela
n’enlève rien à la qualité du spectacle, cela
gâte un peu le plaisir de la fête. Ce qui est plus étonnant encore
c’est qu’une fois arrivé place Kléber, la parade se disperse et
les habitants ne prennent pas part à la fête. Nous autres,
méditerranéens, nous nous attendrions à une grande fête finale où
les gens dansent et s’amusent au milieu des chars !
Un
autre exemple plus récent, même si cette fois-ci la fête finale
était prévue, est celui des « Parades Urbaines ». La
manifestation a commencé avec beaucoup de retard. On a fait partir
les groupes à des horaires différents de ceux prévus au départ et
le parcours a été changé en cours de route, à cause des
retardataires. Tout cela a généré de la confusion auprès des
spectateurs et surtout des artistes. De plus les groupes qui se
trouvaient en queue de
manifestation sont partis avec un retard tel que lorsqu’ils
sont arrivés place Kléber la fête touchait à sa fin, ce qu’ils
n'ont pas vraiment dû apprécier d’autant que le public n’a
pas pu non plus apprécier
leur spectacle !
Un
des cas les plus flagrants du manque d’organisation de la ville
dans ce domaine est celui de la course « La Strasbourgeoise »,
qui a eu lieu récemment.
Cette initiative louable et intéressante en soi implique beaucoup de
personnes et atteint clairement son objectif de sensibilisation du
public. Cependant, sans vouloir en
aucun cas défendre le droit des voitures au centre ville (je n’ai même pas de voiture), force est de constater qu’à cette
occasion, la ville n’a pas, ou très peu, tenu compte des résidents
du centre-ville, ni de ceux qui auraient pu vouloir s’y rendre.
Quand l’organisation d’un événement requiert de bloquer
toutes les voies d’accès au centre ville, y compris les quais,
pour une période assez longue (on peut vraiment considérer que
bloquer l’accès de 20h à 23h est une période longue), il est
absolument indispensable que les résidents en soient informés !
Surtout si on fait le choix, certes
stratégique au niveau de l'efficacité de l'événement, de
l'’organiser non pas un jour de faible affluence, mais au contraire au cours d'une soirée des plus animées . Et bien
que nenni !
Aucune
lettre n’a été envoyée dans les jours précédant l’événement,
aucune annonce n’a été affichée. D’habitude les habitants sont
toujours bien informés des événements qui vont se dérouler. Si
bien informés que lorsque la ville avait organisé sur la place
Kléber « La ferme en ville » les résidents avaient même
été prévenus qu’ils ne devaient pas s’étonner s’ils
entendaient quelques meuglements !
Les
panneaux affichés le jour de la course, indiquaient qu’il était
interdit de stationner mais pas qu’il était totalement interdit
d’entrer en ville. Cette information ne figurait pas non plus dans
les parkings du centre ville et l’association Auto’trement
n’avait pas été tenue au courant, avec les conséquences que l’on
imagine aisément. Les voitures ont été louées mais
comme elles n’ont pas pu être restituées à l’heure et au lieu
dits, cela a occasionné une gêne à la fois pour les usagers et
pour les organisateurs. L’association a dû réorganiser sur
le moment et sans préavis la restitution des véhicules. A cela
s’ajoute le fait que les policiers chargés de bloquer les accès
n’étaient pas en mesure de fournir quelque indication que ce soit
aux habitants. Ils ne savaient pas à quelle heure l’accès au
centre-ville serait à nouveau autorisé, ce qui les a mis dans une
position délicate et les a poussé à répondre de manière disons,
assez malpolie, aux automobilistes désorientés.
Bref,
même s’il ne s’agit pas là de problèmes graves ce sont tout de
même des manquements qui, sans avoir un impact négatif sur
l’événement en lui-même, réduisent l’enthousiasme général
des habitants à son égard. Les autorités devraient réfléchir un
peu à ces événements et en tirer les conséquences afin que la
prochaine fois, ceux-ci soient encore plus intéressants et surtout
que tout le monde puisse en profiter pleinement.
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